martedì 1 marzo 2011

La casa e gli impianti domestici: impianto elettrico, a gas e di riscaldamento

Affinchè una abitazione sia in grado di fornire sufficiente comfort agli abitanti in termini di protezione dagli agenti atmosferici, erogazione di servizi primari e mantenimento del clima ideale per potere vivere in un ambiente confinato è necessario che sia dotata di numerosi impianti che possano rendere tutto ciò possibile e controllabile.

Il primo impianto che possiamo definire è propriamente la costruzione stessa in quanto le mura, i tetti e i sistemi esterni sono i primi elementi che vengono a contatto con l’esterno e quindi svolgono una funzione fondamentale affinchè il sistema impiantistico funzioni e sia valido.

La scelta dei materiali costruttivi è fondamentale in relazione agli aspetti climatici che si considerano primari in funzione del tipo di insediamento realizzato.

E’ importante dunque pensare all’involucro dell’edificio in maniera coerente e simultanea con il sistema impiantistico desiderato.

Nel nostro paese la realizzazione di impianti era normata dalla legge 46 del 1990, successivamente abrogata dal Decreto Ministeriale n. 37 del 22/01/2008, che regolamenta i tipi di interventi e le qualifiche professionali richieste per realizzarli.

Al termine dei lavori, l’impresa installatrice rilascia al proprio committente la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di legge. Successivamente verrà rilasciato dalle autorità competenti il certificato di agibilità previa acquisizione della dichiarazione di conformità.

Gli impianti domestici: tipologie


In un edificio solitamente si procede con l’installazione degli impianti in maniera separata vista la complessità e il numero degli impianti impiegati.

Si realizza dunque la distribuzione elettrica, la distribuzione idrica, la distribuzione di gas, la produzione di calore, la refrigerazione e il raffrescamento, l’aspirazione, l’allacciamento telefonico, l’allacciamento televisivo, gli impianti di smaltimento delle acque ecc...

Normalmente si tende a collocare il vano impianti (dove passano principalmente tutti i sistemi di dotazione impiantistica) lontano dagli spazi di riposo. Nel corso degli ultimi anni si sono studiati e sviluppati con discreto successo gli impianti domotici, ovvero sistemi integrati di gestione degli impianti tecnologici.

La gestione globale consente di monitorare e controllare in maniera rapida ed efficiente gli impianti domestici. I sistemi di controllo integrati sono in continuo studio e sviluppo per in un futuro sostituirsi alla gestione tradizionale degli impianti.

L’impianto elettrico

L’impianto elettrico è sicuramente uno dei sistemi principali in dotazione agli ambienti costruiti: è fondamentale dunque verificarne le condizioni ed effettuare manutenzioni periodiche. Il sistema elettrico è in grado di fare funzionare moltissimi apparecchi come luci ed elettrodomestici ed è importante evitare gli sprechi e limitare gli utilizzi impropri.

Il sistema elettrico è in grado di trasportare la corrente elettrica mediante due conduttori attivi denominati fase e neutro. Il terzo conduttore è invece la messa a terra che è in grado di fornire protezione e condurre nel terreno eventuali correnti in eccesso. Questa protezione è realizzata anche mediante l’interruttore differenziale (comunemente definito salvavita) che è in grado, aprendo il circuito elettrico e bloccando il passaggio di corrente di fornire un efficace strumento di salvaguardia dell’impianto e della salute degli occupanti.

Cavi elettrici.


Spesso inoltre si utilizzano cavi schermati in grado di limitare le emissioni elettromagnetiche.

La schermatura magnetica è più complessa ma è possibile almeno tentare di ridurre al minimo gli effetti compensando posizionando in prossimità l’uno dell’altro i conduttori elettrici. Ricordiamo inoltre che è possibile recuperare energia elettrica da fonti rinnovabili e pulite mediante l’installazione di sistemi fotovoltaici.

Per la predisposizione dell’impianto elettrico è opportuno seguire piccoli accorgimenti affinchè il sistema funzioni in maniera ottimale: è preferibile collocare i collegamenti alle linee di adduzione da sud poichè i campi elettromagnetici tendono ad allargarsi verso sud e, in questo caso, quindi a restare esterni alla casa.

Il contatore anche esso dovrebbe stare nella zona più a sud e lontano dalle camere da letto.

E’ necessario predisporre la messa a terra di tutti gli elementi metallici della costruzione mediante conduttori messi a terra per assicurare l’equipotenzialità del sistema elettrico.

E’ consigliato un impianto elettrico a stella e non ad anello per evitare la creazione di cerchi chiusi ed è preferibile mettere sotto tensione i cavi singolarmente.

E’ importante ridurre al minimo indispensabile le prese elettriche e limitare nelle zone di riposo la formazione di campi elettromagnetici (inserendo sistemi in grado di sostituire la tensione a 220 con correnti a bassa tensione e allontanando i cavi dal letto).

Eventualmente utilizzare cavi schermati almeno nelle installazioni degli ambienti di riposo e utilizzare sistemi a basso consumo (come lampade ed elettrodomestici) per limitare l’uso di corrente.

L’impianto a gas


L’impianto a gas è un sistema in grado di distribuire l’afflusso del gas per la produzione di riscaldamento e per gli utilizzi domestici.

L’impianto a gas è un sistema che richiede una particolare cura e attenzione nella predisposizione dello stesso per evitare esplosioni e prevenire rischi dovuti ad incendi e intossicazioni.

Secondo le norme UNI il tubo del gas deve avere una lunghezza compresa tra 40 e 150 cm e deve essere marchiato ogni 40 cm con il nome del fabbricante, la scadenza di impiego del tubo, le misure e i riferimenti normativi.

Tipologie di tubo per la distribuzione del gas.

E’ fondamentale evitare l’accumulazione di fumi derivati da combustione di gas ed è per questo che in tutti i nuovi impianti è collocato un sistema TTB (antiriflusso) che consente di bloccare l’afflusso di gas all’apparecchio (scaldabagno o caldaia) in caso di riflusso all’interno del locale.

Per quanto riguarda gli accorgimenti base dei sistemi a gas è importante non collegare alla stessa canna fumaria apparecchi di cottura e lo scaldabagno, evitare di collegare alla stessa canna fumaria scarichi di apparecchi a gas e quelli di altri apparecchi che lavorano con diversi combustibili e infine evitare di scaricare nella canna fumaria collettiva i fumi di cucine con tiraggio forzato oppure fumi di scaldabagni o caldaie.

E’ importante curare la manutenzione del piano cottura (in particolare dei bruciatori) per evitare la formazione di fumi tossici, chiudere l’erogazione del gas quando non se ne fa uso e areare opportunamente i locali.

L’impianto di riscaldamento

L’impianto di riscaldamento rappresenta il sistema più dispendioso dal punto di vista energetico e in grado di influenzare maggiormente le condizioni interne degli ambienti.

Esistono diversi tipi di impianti che possono ad esempio essere classificati in base alla potenza (piccoli con potenza inferiore ai 35 KW, medi fino ai 350 KW e grandi oltre i 350 KW).

Per legge la temperatura degli ambienti durante la stagione di riscaldamento non deve superare i 20 gradi centigradi (con tolleranza di 2 gradi) e il periodo in cui gli impianti possono essere tenuti accesi è limitato e variabile in base alla zona in cui l’edificio è collocato.
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