L’imposta di registro è un’imposta erariale, indiretta, proporzionale o fissa* che si applica agli atti soggetti a registrazione presso l’Agenzia delle Entrate, per conferire all’atto stesso data certa e esistenza legale nei confronti della collettività.
Per calcolare la suddetta imposta basterà moltiplicare il coefficente di capitalizzazione (che varia a seconda del tipo di immobile e di acquirente) per la rendita catastale
Nel nostro caso, riferito quindi all’acquisto di un’abitazione sono due le possibilità che si prospettano:
Esempio. n. 1 Acquisto prima casa
coefficiente rivalutato 115,5
rendita catastale 480,14 euro
115,5 x 480,14 = 55456,17 euro = valore catastale
55456,17 x 3% = 1663,68 euro = imposta di registro
Esempio. n. 2 Acquisto seconda casa
coefficente rivalutato 126
rendita catastale 480,14 euro
126 x 480,14 = 60497,64 euro = valore catastale
60497,64 x 7% = 4234,83 euro = imposta di registro
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