giovedì 26 agosto 2010

Cedolare secca al 20% dal 2011?



L'introduzione della cedolare secca al 20% sugli affitti, l'aliquota unica che pagheranno i proprietari sui redditi derivati dalle locazioni è sicuramente la gran novità dell'estate nel mercato immobiliare.

L'obiettivo dell'iniziativa è pagare meno tasse, ma pagare tutti.

Molti degli affitti (si calcola il 50%) sono oggi infatti in nero e con questa aliquota il governo spera di modifcare quest'abitudine, anche attraverso delle multe più salate.

Secondo il quotidiano Milano Finanza con questa novità dare in affitto una casa di proprietà si trasformerà in italia in un eccellente investimento, con con rendite annuali che potrebbero superare il 3% netto, ben al di sopra dei btp decennali, per esempio.

Per giungere a queste conclusioni il quotidiano prende come modello un appartamento di 100 mq nelle principali città italiane e, al netto delle spese e delle tasse, dimostra che sugli affitti l'italia diventerà un paradiso fiscale con eccellenti rendimenti per i proprietari.

Secondo questi calcoli il rendimento è dunque molto alto, soprattutto se si pensa che, per esempio a Milano, con il sistema attuale oscillava tra l'1,8 e il 2,5%.

Secondo l' U.P.P.I. però, l'unione dei piccoli proprietari, la cedolare beneficierà solo i proprietari più ricchi, che vedranno ridurre in modo considerevole le tasse fin'ora pagate.

Per i piccoli proprietari con un reddito modesto invece non ci sarebbe nessun vantaggio.

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